mercoledì 26 febbraio 2014

I want

Vogliamo, vogliamo, vogliamo,... come se non ci fosse un limite!Misuriamo il nostro benessere sull'indice del PIL e se aumenta ci dicono che stiamo meglio! 
Ma lo stesso Simon Kuznets (inventore del PIL, 1934) diceva:«The welfare of a nation can scarcely be inferred from a measure of national income» (Il benessere di una nazione difficilmente può essere dedotta da una misura del reddito nazionale). E ancora Robert Kennedy nel 1968 ammoniva «Il PIL comprende l'inquinamento dell’aria, la pubblicità delle sigarette, le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine del fine settimana […] Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari. Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione e della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia e la solidità dei valori familiari. […] Non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio né la nostra saggezza né la nostra conoscenza né la nostra compassione. Misura tutto, eccetto ciò che rende la vita degna di essere vissuta».
Questo andava forse bene dopo i 2 conflitti mondiali quanto tutto era da ricostruire ma oggi le cose son diverse... Si stanno elaborando altri indici come "l'impronta ecologica" ma i nostri grandi sembrano sordi!

Nessun commento: